Il controllo del rumore generato dagli impianti di condizionamento e del livello sonoro in un ambiente è un fenomeno che negli ultimi anni ha assunto un’importanza sempre più rilevante essendo uno dei requisiti fondamentali per ottenere una soddisfacente Indoor Air Quality (I.A.Q.) e per consentire lo svolgimento delle normali attività di lavoro o di soggiorno in modo confortevole e nel rispetto delle normative.
Approfondiamo l’argomento con Romano Magistrelli, Responsabile della Divisione Acustica Sagicofim.
Perché l’acustica è diventata così importante negli ultimi anni?
Il problema del rumore generato dagli impianti esiste da sempre, ma è stato spesso trascurato per mancanza di cultura e di competenze in materia. L’attenzione è però aumentata negli ultimi anni grazie all’introduzione del concetto di Indoor Air Quality, dove per “Quality” si intende non solamente la qualità dell’aria, ma anche quella degli ambienti in cui sono presenti gli impianti di ventilazione e di condizionamento allo scopo di raggiungere un adeguato Benessere Acustico.
Ciò ha portato ad un notevole aumento della sensibilità e della cultura verso il fenomeno, anche se ancora adesso il problema dell’acustica in alcune aziende, nonostante la presenza di rigide norme, è vissuto come l’ultima ruota del carro.
Per fortuna le tematiche ambientali hanno aumentato l’interesse sull’argomento. E’ maturato nella società civile l’interessamento verso la fastidiosa diffusione del rumore delle macchine, alle sue emissioni sonore e al relativo inquinamento acustico, e di conseguenza sono cresciute anche le conoscenze tecniche con l’inserimento a livello istituzionale di corsi di studio che si occupano proprio di inquinamento e della relativa bonifica acustica e le relative soluzioni per ottenere un adeguato e corretto comfort acustico.
Questa sensibilità, negli anni, si è poi estesa anche agli uffici che prima venivano ritenuti luoghi non direttamente interessati al fenomeno dell’inquinamento acustico. È aumentata la volontà di ottenere riservatezza tra i vari uffici e di isolare meglio le sale conferenze o le sale riunioni. E a ruota la sensibilità si è estesa anche a luoghi pubblici come teatri, cinema, musei, etc.
Tutto questo ha necessariamente portato le società, come Sagicofim, leader nel mercato dei componenti aeraulici, a dotarsi delle opportune conoscenze e competenze per soddisfare l’esigenza di una domanda sempre più crescente e qualificata.
A quali conseguenze può portare la sottovalutazione del problema?
Come detto, spesso il problema del rumore ha il ruolo di “Cenerentola” all’interno delle aziende, perché si preferisce soddisfare altre esigenze chiudendo un occhio sui danni causati dall’inquinamento acustico. Una dimenticanza che inevitabilmente viene a galla in un secondo tempo, portando con sé conseguenze e problemi che si riflettono poi sul buon funzionamento e sull’efficienza delle macchine. Problemi non solo manutentivi ma anche progettuali e installativi.
Qual è l’obiettivo della Indoor Air Quality?
L’obiettivo della IAQ è quello di raggiungere un livello sonoro in ambiente che sia in linea con le condizioni di comfort o, per quanto riguarda gli impianti industriali, in linea con i valori massimi ammessi dalla regolamentazione in vigore.
Le condizioni acustiche risultano differenti a seconda che ci si riferisca, ad esempio, ad una camera di degenza ospedaliera piuttosto che ad un ristorante, o a un auditorium. Il livello sonoro varia a seconda del tipo di ambiente e, in modo analogo, si differenziano i requisiti di controllo del rumore. L’importante è che il livello sonoro rientri nei limiti ammessi per le diverse situazioni.
Nel caso specifico degli impianti di climatizzazione, si hanno più sorgenti sonore che possono indurre un inquinamento acustico, con livelli talvolta non accettabili per l’ambiente. Inoltre, l’impianto, nel suo insieme, contribuisce alla diffusione del rumore verso altri ambienti e anche di ciò occorre tenere conto.
Come si misura la Indoor Air Quality e quali sono gli obblighi del progettista?
Tra i parametri che misurano la IAQ ci sono la temperatura, l’umidità relativa, la velocità dell’aria nella zona occupata e last but not least, l’acustica e il livello sonoro nell’ambiente.
Il progettista che si occupa di IAQ deve obbligatoriamente specificare i livelli di potenza acustica delle diverse apparecchiature presenti in azienda, siano essi refrigeratori d’acqua, ventilconvettori, terminali di distribuzione dell’aria, unità di trattamento dell’aria, etc, richiedendo che i dati siano documentati dai costruttori secondo le procedure certificate. Inoltre devono essere specificati i livelli di pressione sonora da ottenere nei diversi locali in conseguenza del funzionamento degli impianti, ai fini del collaudo secondo la normativa vigente (UNI 8199). L’entrata in vigore di questa e di altre normative ha portato a serie riflessioni sull’argomento.
A proposito di norme, quali sono le più diffuse in materia?
Oltre alla già citata UNI 8199, esiste il Decreto Legislativo 81 del 2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro che al TITOLO VIII -AGENTI FISICI, Capo I e II artt. 181-197 individua i limiti e i provvedimenti per limitare l’esposizione al rumore dei lavoratori. Inoltre la Legge Quadro n. 447 del 1995 e successivi decreti determinano i principi fondamentali ed i limiti per la tutela dell’ambiente esterno e degli ambienti abitativi dall’inquinamento acustico, è obbligatorio pertanto eseguire una valutazione di impatto acustico nei casi in cui vengano introdotte macchine che generino rumore. E, in caso di eccesso dei valori, bisogna dotarsi di opportune opere di insonorizzazione.
Questi obblighi valgono sia per gli edifici produttivi che per quelli residenziali, in cui sono inseriti anche gli ospedali.
Un altro riferimento normativo è rappresentato dal D.P.C.M. 5/12/97 – Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici – in cui vengono indicati anche i limiti di rumorosità dell’impiantistica all’interno degli edifici. Citiamo a questo proposito anche la norma tecnica UNI 11367-2010 che propone dal punto di vista tecnico una classificazione acustica degli edifici con i valori limite acustici di riferimento.
Lei è a capo della Divisione Acustica di Sagicofim. Ci spieghi in due righe qual è il vostro impegno in materia.
Prima si parlava dell’importante ruolo che hanno avuto le tematiche ambientali sulla diffusione della cultura dell’acustica e di come le società produttrici si siano dovute attrezzare in merito. Sagicofim si occupa di Acustica fin dal lontano 1984, anno di fondazione della società, quando si comprese che l’acustica doveva diventare un servizio in più da proporre ai clienti, con una strategia che si è evoluta nel tempo passando dalla semplice fornitura di componentistica ad un sistema di Acustica 4.0, che individua le soluzioni necessarie per risolvere gli specifici problemi. Così, dove c’è un problema, noi cerchiamo sempre di trovare una soluzione “fatta su misura”, individuando di volta in volta i corretti componenti del sistema.
E proprio per proporre e fornire “soluzioni su misura” è entrato a far parte della nostra Società Alberto Manzoni, Acoustics Specialist e Tecnico Competente.
Ad oggi siamo ancora gli unici che producono, come standard, silenziatori con profili aerodinamici per il contenimento del rumore rigenerato e per ridurre le perdite di carico. E questo lo facciamo dal 1987, quando siamo diventati autonomi nella costruzione di componenti per l’acustica grazie all’accordo di costruzione su licenza con il Gruppo Inglese SALEX.
Non dimentichiamo che la rumorosità di una macchina o di un impianto è spesso una conseguenza di qualcosa di mal progettato, mal installato o non mantenuto adeguatamente. Una apparecchiatura dotata di elemento ventilante rumoroso porta a pensare che non siano stati correttamente studiati gli elementi fonoassorbenti per contenerne l’effetto, che l’installazione non sia stata effettuata con cura anche nella scelta dell’ubicazione e che vi siano elementi ammalorati nella macchina.
Ecco perché è bene affidarsi a società specializzate come la nostra per quanto riguarda le problematiche legate al controllo del rumore degli impianti di ventilazione e condizionamento dell’aria.
Inoltre, il benessere acustico non può e non deve essere ottenuto a scapito della sicurezza; per questo motivo Sagicofim è attenta all’ambiente e alla sicurezza delle proprie maestranze e degli utilizzatori dei manufatti prodotti. E lo fa utilizzando materiali selezionati e certificati secondo le più recenti normative.
Non perdete il prossimo numero di On-Air, in cui racconteremo nel dettaglio come Sagicofim si è strutturata negli anni per soddisfare la richiesta sempre più impellente di sistemi di controllo dell’acustica e di livello sonoro in ambiente.