L’importanza della qualità dell’aria in Sala Operatoria: il modello virtuoso della Casa di Cura San Rossore

La Casa di cura San Rossore a Pisa si distingue nel panorama dell’assistenza privata per le soluzioni mirate al massimo controllo ambientale e igienico e in tal senso rappresenta uno dei più interessanti punti di riferimento per chi opera in campo sanitario.

Una realtà tecnologicamente all’avanguardia che ha investito risorse importanti nel controllo di una delle principali emergenze sanitarie del mondo: le infezioni nosocomiali che ogni anno causano migliaia di vittime tra i pazienti.

Il controllo della biocontaminazione in una struttura ospedaliera comincia dall’impianto di ventilazione e climatizzazione. Il rischio di infezione post operatoria, infatti è strettamente correlato alla carica batterica presente in sala operatoria durante l’intervento. Infatti, circa il 30% dei microorganismi che raggiungono il paziente è direttamente riconducibile al movimento dell’aria.

L’impianto di ventilazione e condizionamento a contaminazione controllata (VCCC), presente nella sala operatoria integrata della Casa di Cura San Rossore, porta il marchio SagiCofim, forte di un’esperienza ultradecennale nel settore, ha fornito il sistema di diffusione a velocità differenziata che garantisce la sterilità nella zona critica del processo.

L’impianto eroga un flusso unidirezionale (9.000 m3/h d’aria, con parziale ricircolo) caratterizzato da un profilo a velocità differenziata dell’aria immessa, decrescente dal centro (paziente) verso la zona intermedia, circostante il tavolo operatorio e occupata dall’équipe, e quella più̀ esterna, nella quale si situano gli strumenti che non entrano in contatto diretto con il paziente.

Il flusso a velocità differenziata facilita l’allontanamento dei contaminanti presenti nell’aria, dal paziente verso i bordi della sala dove, in corrispondenza dei quattro angoli, sono situate le griglie di ripresa. Quest’ultima avviene mantenendo la sala in sovrappressione rispetto ai corridoi adiacenti, per evitare l’ingresso di aria contaminata.

L’efficacia del funzionamento dell’impianto è monitorata dal sistema di controllo della qualità̀ dell’aria che, oltre a rilevare i parametri climatici (pressione differenziale, temperatura e umidità relativa, numero dei ricambi orari ecc.), durante gli interventi analizza istantaneamente e in continuo la concentrazione del particolato aerodisperso e la carica batterica, permettendo la visualizzazione dei dati sul monitor touch screen presente in sala. Nonostante la notevole quantità̀ di aria immessa, la velocità di mandata è stata attentamente calibrata per minimizzare la percezione del flusso e contenere le emissioni acustiche, a vantaggio del comfort dell’équipe. Grazie al contenuto “recovery time”, l’impianto VCCC risulta pienamente operativo in tempi ridotti.

 

STERILITÀ DEL CAMPO OPERATORIO

La presenza del flusso unidirezionale sul campo operatorio e sul lettino con classificazione ISO 5 (secondo UNI ISO 14644-1) è necessaria per le sale operatorie con esigenze di sterilità molto elevata, tipiche degli interventi di Cardiochirurgia, Chirurgia oncologica, protesica, spinale, toracica e vascolare, Oftalmologia, Ortopedia, Neurochirurgia e Trapiantologia.  L’impianto VCCC è equipaggiato con filtri ad alta efficienza HEPA H14 che assicurano una concentrazione non superiore a 3.520 particelle per metro cubo d’aria (livello massimo previsto dalla classificazione ISO 5) con diametro maggiore o uguale a 0,5 µm.

I rilevamenti effettuati hanno restituito una concentrazione di sole 168 particelle/m3. Grazie a prestazioni migliori rispetto ai valori per l’accreditamento delle strutture sanitarie, l’impianto della sala operatoria integrata restituisce condizioni ambientali di massima sicurezza sanitaria, in grado di attenuare il disagio del paziente e di ridurre il rischio di infezioni post operatorie.

Il terminale diffusore (dimensioni 320×320 cm) dell’impianto di ventilazione, condizionamento e contaminazione controllata (VCCC) a plafone. Tutti i componenti del sistema sono realizzati con materiali inossidabili, resistenti a detergenti e disinfettanti normalmente in uso, caratterizzati da soluzioni ingegnerizzate per tutti i nodi, le intersezioni e i particolari costruttivi a garanzia della sigillatura ermetica, dell’isolamento acustico e dell’attenuazione dei raggi x da parte dell’involucro interno.

Grazie all’assoluta complanarità̀ delle superfici, il sistema e tutti i componenti integrati sono realizzati per garantire la tenuta all’aria, oltre che la massima igiene e facilità di pulizia, con l’obiettivo di consentire la massima efficienza dell’impianto VCCC.

Consapevoli di queste interazioni e dei rischi che ne possono derivare, SagiCofim si propone come partner per supportare la scelta delle corrette soluzioni fin dalla fase progettuale, offrendo un servizio di affiancamento al progettista per realizzare la soluzione migliore per ogni singolo caso.

Al di là dello studio di un sistema che soddisfi anche le esigenze e gli eventuali vincoli architettonici, SagiCofim cerca di capire quali siano le esigenze reali, per offrire il meglio anche nella fase successiva, quando cioè si tratta di eseguire le procedure che permettono di validare l’impianto.

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