Poliambulanza di Brescia: un caso di successo

Quando si parla di cinema, per i film che hanno avuto un grande successo di pubblico solitamente viene realizzato il cosiddetto sequel, nel quale si continua la narrazione della storia.

Con questo termine potremmo definire il progetto che ha visto SagiCofim nel ruolo di protagonista in un intervento realizzato presso la Fondazione Poliambulanza di Brescia.

La prima puntata della storia si svolge nel 2015 quando SagiCofim fornisce la progettazione e realizzazione di 12 sale operatorie con diversa destinazione d’uso e differenti specifiche, tutte dotate di plafoni filtranti modello DIF-OT del tipo a ricircolo.

Il progetto si rivela un successo in quanto incontra grande soddisfazione da parte sia delle equipe chirurgiche sia del committente e nel 2019 viene realizzato, per l’appunto, il sequel del progetto. A distanza di 5 anni la stessa fondazione richiede infatti nuovamente a SagiCofim di fornire una soluzione per il rifacimento di altre 12 sale operatorie. Anche in questo caso si opta per la soluzione con ricircolo, con dieci sale dotate di plafone DIF-OT a ricircolo e due con plafone TAS OP. Lo studio di fattibilità, in base alle specifiche di progetto, è stato eseguito in collaborazione con Siemens e Trumpf che hanno fornito le attrezzature elettromedicali.

È opportuno ricordare che l’utilizzo del ricircolo consente di garantire il funzionamento del sistema con elevate portate d’aria, necessarie per garantire un adeguato lavaggio del tavolo operatorio (e quindi il livello di sterilità richiesto).

Al tempo stesso il ricircolo consente di ridurre notevolmente i consumi energetici, dato che non risulta necessario sottoporre l’aria a trattamento di riscaldamento o raffreddamento.

Questa volta la particolarità dell’intervento è rappresentata dal fatto di dover realizzare le nuove sale in un edificio esistente che presenta notevoli vincoli strutturali e dimensionali. La scarsa disponibilità di spazio ha, quindi, portato ad adottare la soluzione basata sull’utilizzo di plafoni filtranti con ricircolo integrato che forniscono la massima flessibilità di installazione e, al tempo stesso, la massima garanzia di controllo della contaminazione ambientale in regime Operational, ovvero di effettivo utilizzo delle sale.

Un altro aspetto peculiare è costituito dal fatto che il blocco operatorio sarà dotato di un sistema di monitoraggio in continuo delle condizioni ambientali, il che presenta un duplice beneficio: consentire la verifica delle sale in fase di validazione in regime ISO 5 Operational e garantire un controllo continuo della qualità dell’aria nella fase di utilizzo.

Il consiglio di SagiCofim alle Direzioni Sanitarie è di richiedere sempre al fornitore del sistema la validazione delle prestazioni in regime ISO 5 Operational, come, pure, di eseguire un’attività di costante monitoraggio per il controllo della qualità dell’aria. Ciò rappresenta l’unica garanzia e tutela non solo del lavoro eseguito, ma soprattutto della sicurezza dei pazienti.

Last but not least è il fatto che la Fondazione ha voluto sottoscrivere con SagiCofim un contratto per la corretta formazione del personale addetto alla manutenzione e alla gestione. Questo aspetto riveste un’importanza fondamentale dato che un buon progetto non basta a garantire un buon risultato finale se non è seguito da un corretto utilizzo dell’impianto.

 

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