Si stava meglio quando si stava peggio?

Come è noto, la qualità dell’aria all’interno delle nostre abitazioni è importante quanto quella dell’ambiente esterno e si ottiene soltanto con un adeguato ricambio per diluire gli inquinanti presenti. Purtroppo la maggior parte degli impianti VMC di recente realizzazione si sta rivelando inadeguato a tale scopo. Per quale motivo?

Fino all’avvento della certificazione energetica, nessuno si sarebbe mai sognato di dotare un edificio residenziale di un impianto di ventilazione meccanica, dato che per il ricambio d’aria vi era la buona abitudine di aprire le finestre, quando necessario, e di sfruttare le infiltrazioni dei serramenti. Ora la situazione è decisamente cambiata, dato che la progettazione deve garantire in primo luogo il risparmio energetico e ciò richiede edifici a perfetta tenuta con la ventilazione affidata a impianti VMC in grado di immettere negli ambienti aria esterna opportunamente trattata sia dal punto di vista delle condizioni termoigrometriche sia del contenuto di inquinanti.

E qui purtroppo casca l’asino! La maggior parte di questi sistemi, sia centralizzati sia autonomi, non viene infatti progettata e realizzata con la dovuta perizia, di conseguenza l’aria esterna arriva negli ambienti in quantità e qualità insufficiente, con il risultato di avere condizioni interne peggiori di quelle esterne. Questi impianti rischiano quindi di essere spesso inutili, se non addirittura dannosi, per gli utenti.

Tutto ciò è dovuto al fatto che finora nel settore residenziale sono state decisamente sottovalutate le tradizionali problematiche relative al trattamento e alla distribuzione dell’aria esterna, quali filtrazione, rumorosità, bilanciamento delle portate. È quindi indispensabile fare un salto di qualità sotto tutti i punti di vista, non solo in termini di progettazione e installazione, ma anche di commissioning e di gestione. Tutto ciò comporta certamente maggiori oneri per gli utenti ma dobbiamo sempre mettere sulla bilancia il costo, spesso occulto, rappresentato dalle malattie contratte proprio a causa delle cattive condizioni ambientali in cui viviamo. Inoltre, non bisogna trascurare il rischio di contenziosi legali al quale vanno incontro progettisti e installatori. Sono infatti sempre più numerosi gli acquirenti insoddisfatti che intentano causa per l’assenza della necessaria IAQ.

Riassumendo: VMC a regola d’arte = più salute, meno avvocati!

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