Un approccio olistico per la salubrità degli edifici

Le ricerche sulle modalità di trasmissione del virus SARS-CoV-2 all’interno degli spazi confinati sono tuttora in corso e molti sono gli aspetti ancora da chiarire.

Tuttavia, il mondo scientifico ha ormai riconosciuto che, oltre all’infezione per inalazione diretta dei droplets più pesanti e a corto raggio, la propagazione può avvenire anche per via aerea a causa dell’inalazione delle goccioline più leggere che vengono trasportate sotto forma di aerosol anche a notevole distanza da un individuo infetto.

Ciò conferma, se ancora vi fossero dei dubbi, che la salute delle persone dipende dal controllo delle condizioni della qualità dell’aria indoor. In poche parole il virus è diventato la cartina di tornasole della IAQ.

All’inizio della pandemia sono state emanate da vari enti e associazioni (ISS, AiCARR, ASHRAE) linee guida per rendere più sicuri gli edifici in cui viviamo e lavoriamo in tempi di COVID. Per quanto riguarda la gestione e la conduzione degli impianti HVAC, le azioni raccomandate riguardano essenzialmente tre aspetti: la diluizione della carica virale mediante un adeguato apporto di aria esterna; l’impiego di filtri più efficienti nelle UTA e l’umidificazione dell’aria nel periodo invernale.

A queste azioni ne andrebbe aggiunta anche un’altra, molto importante ma finora ingiustamente trascurata: l’adozione, ove possibile, di sistemi di diffusione dell’aria che siano in grado di asportare in modo efficace i contaminanti aerodispersi dall’ambiente. Purtroppo spesso si dimentica il fatto che la diffusione dell’aria non deve soltanto garantire le condizioni di benessere (e non è poco), evitando correnti d’aria fredda o stratificazione di aria calda, ma anche e soprattutto l’assenza nella zona occupata di contaminanti dannosi per la salute.

Anche se l’effetto reale di queste misure sulla trasmissione del virus è ancora tutta da verificare, risulta quindi evidente che, se vogliamo dare un contributo nella lotta contro il COVID, la nostra attenzione deve essere posta alle condizioni dell’aria che respiriamo all’interno degli ambienti confinati.
Una volta stabilita questa priorità, progettisti e gestori devono però attentamente valutare e implementare le soluzioni più efficaci per il trattamento dell’aria. Purtroppo negli ultimi mesi sono state tante le soluzioni fantasiose proposte dall’industria, nessuna delle quali supportata da prove di una reale efficacia nei confronti del virus.

Noi di SagiCofim abbiamo deciso di affrontare questa situazione restando fedeli al nostro modus operandi, da sempre basato su soluzioni concrete e su un approccio che ci piace definire “olistico”.
Questo termine, che proviene dalla parola greca όλος, “totalità”, si riferisce a un concetto utilizzato in vari campi, dalla scienza alla filosofia, per cui le proprietà di un sistema non sono riconducili alla semplice sommatoria delle sue parti, ma sono sempre maggiori o comunque diverse in quanto derivano dalla loro complessa interazione.
Per noi il termine olistico esprime un duplice significato. Da una parte, la concezione di un impianto HVAC dovrebbe rispondere a una visione di insieme che considera i diversi componenti non come parti a sé stanti ma come tasselli che concorrono a realizzare un vero e proprio mosaico. Questa è la visione che ci ha sempre guidato nello sviluppo della nostra proposta al mercato: non singoli prodotti ma soluzioni basate sulla loro integrazione per ottenere un risultato complessivo che va oltre la funzione di ogni componente, che sia un umidificatore a vapore, un filtro HEPA – ULPA o un diffusore a dislocamento (ogni riferimento alle soluzioni anti-COVID è puramente casuale…).

Ma “olistico” dovrebbe essere anche il concetto alla base del rapporto tra le varie figure coinvolte, secondo il quale progettisti, installatori, gestori e costruttori sono da considerare come parte di un unico organismo che ha un solo fine: il benessere e la salute delle persone. E anche questo tipo di approccio è sempre stato per noi del tutto naturale, grazie al rapporto che i nostri tecnici sono abituati a instaurare con le altre parti interessate nello sviluppo delle migliori soluzioni.

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