Il corretto smaltimento degli elementi filtranti

La legislazione ambientale sui rifiuti prevede che il “produttore del rifiuto” sia responsabile della sua classificazione, da eseguire mediante “analisi del rifiuto”, in conformità alla legislazione vigente.

I principali motivi per eseguire l’analisi di classificazione del rifiuto sono:

  • elencare le eventuali fasi di pericolo del rifiuto, ove esistenti
  • dimostrare, alle autorità competenti, la non pericolosità del rifiuto, qualora il produttore dello stesso decidesse di smaltirlo con codice CER che identifichi un “rifiuto non pericoloso”.
 

SagiCofim non può indicare o consigliare dei codici europei rifiuto, perché:

  • non sono riferibili all’utilizzo finale,
  • non sono riferibili alla categoria industriale del Cliente,
  • non sono riferibili alle quantità di contaminanti accumulati,
  • i codici, ad uso interno aziendale, sono incongruenti con la realtà tecnico-industriale dell’utilizzatore finale.

I filtri esausti, in quanto di provenienza tecnico-industriale, non sono assimilabili ai rifiuti urbani e quindi sono da conferire a smaltitori specializzati.

 

I prodotti della sezione filtrazione possono essere divisi in 4 grandi categorie di smaltimento:

  1. Filtri sintetici
  2. Filtri a carbone attivo
  3. Filtri in microfibra di vetro
  4. Filtri a carbone attivo impregnato

1. filtri sintetici

Questi filtri sono composti da media filtranti e telai, in materiale plastico, legno, metallo, tutto non pericoloso.

Se contaminati con aria ambiente, in condizioni normali, verosimilmente non acquisiscono caratteristiche di pericolo.

2. filtri a carbone attivo

Questi filtri sono composti di telai in metallo e parti in plastica di vario tipo, tutte non pericolose. Anche il filtrante non è pericoloso essendo un carbone naturale, attivato a vapore.

Se i filtri sono contaminati con aria ambiente o gas innocui (cucina), non acquisiscono caratteristiche di pericolo.

3. filtri in microfibra di vetro

Questi filtri sono composti di telai in metallo e parti in plastica di vario tipo, tutte non pericolose. Il filtrante è in microfibra di vetro.

L’analisi è necessaria per il filtrante e gli inquinanti raccolti.

4. filtri a carbone attivo impregnato

Questi filtri sono composti di telai in metallo e parti in plastica di vario tipo, tutte non pericolose. Il carbone attivo è impregnato di composti chimici che neutralizzano gli specifici gas da trattenere.

A fine vita sono rifiuti pericolosi, che devono essere analizzati.

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